La violenza di genere è senza dubbio il dramma di questi anni.
Un fenomeno che nonostante gli appelli è sempre più presente nelle vite di ognuno di noi, nell’attualità e nella cronaca. Altissimi e tragici i numeri anche se si prende un ristretto territorio e un breve lasso di tempo. Nella sola provincia di Salerno e solo negli ultimi quaranta giorni, sono stati 21 i provvedimenti cautelari. 12 arresti per “atti persecutori e maltrattamenti in famiglia” e 9 ordinanze di “divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico”.
Come fanno sapere i carabinieri del nucleo provinciale diretti dal comandante provinciale, il colonnello Filippo Melchiorre, sono tre quelli di maggior rilievo e tra essi anche uno avvenuto a Battipaglia. Si tratta di quanto accaduto nel novembre scorso presso lo scalo ferroviario. Un 30enne di nazionalità ucraina, partito in treno da Milano, a bordo del convoglio minacciava con una pistola, poi risultata a salve sebbene priva del tappo rosso, la ex compagna e i figli minorenni della donna. Ciò avveniva in videochiamata, mentre l’uomo era in viaggio. Gli uomini dell’Arma, grazie anche ad un lavoro di intercettazioni, lo hanno fermato alla stazione e dunque arrestato per atti persecutori.
Casi simili, di uomini violenti che minacciavano compagne o ex compagne, si registrano in tutta la provincia. Impossibile da dimenticare, il femminicidio a Battipaglia nel settembre scorso. A perdere la vita fu la giovane Maria Rosa Troisi di 37 anni, mamma di due bambini e incinta di un terzo. L’appello delle forze dell’ordine è quello di denunciare, di rivolgersi alle istituzioni anche al minimo avviso di violenza o di comportamento non consono, prima che sia troppo tardi.
