I gestori degli stabilimenti balneari di Battipaglia non versano la Tari e al Comune c’è un buco di 1,7 milioni di euro.
Tra il 2012 ed il 2021 la tesoreria avrebbe dovuto incassare 3,24 milioni di euro di gettito Tari – la tassa sui rifiuti – dai gestori dagli stabilimenti balneari disseminati lungo il litorale cittadino ma sinora ne sono stati racimolati solo 1,49 milioni di euro.
Meno della metà del gettito stimato. La differenza tra dovuto e incassato è 1,75 milioni di euro.
Insomma, il 55 per cento dei tributi dell’ ultima decade non è mai stato pagato. La voragine è nelle cifre che campeggiano sui prospetti redatti da Giuliano Caso , dirigente – dal primo settembre scorso – dell’ Ufficio tributi di Palazzo di Città, che il 12 settembre scorso sono stati portati all’attenzione dei consiglieri della Prima e della Quarta commissione, riunitesi congiuntamente, alla presenza del presidente del civico consesso Angelo Cappelli su richiesta unanime degli esponenti dell’opposizione.
All’ordine del giorno le concessioni d’aree demaniali sul litorale cittadino, che sono 40. La nota dolente è che su 23 imprenditori censiti, sono in regola appena in due, che nel decennio tra il 2012 ed il 2021 hanno versato rispettivamente quasi 139mila euro (un vasto stabilimento con annesso camping in località Lago) e i poco più di 121mila (il titolare d’ un altro camping all’incrocio tra la provinciale e via Spineta Nuova) perfettamente corrispondenti alle cifre richieste dagli uffici.
Poi ci sono le eccezioni. Il gestore d’ un altro lido di Spineta nuova ha versato quasi tutto il dovuto: a fronte di 71.265 euro, il residuo da pagare è di appena 962 euro (debito che risale al 2020, primo anno della pandemia).
Nel frattempo bisogna recuperare il denaro che non è stato versato dai gestori dei lidi che nel tempo sono diventati evasori.