Molta partecipazione di cittadini al primo appuntamento, svoltosi martedì, inerente il dibattito pubblico sul progetto dell’Alta velocità ferroviaria per il Mezzogiorno.
Oggetto è il tracciato dei lotti 1B e 1C Romagnano-Buonabitacolo-Praia a Mare, di quasi 97 chilometri, che costerà 8 miliardi di euro finanziati dal Fondo complementare, sarà realizzato in 6/8 anni, vedrà l’impiego di quasi 85mila addetti a tempo pieno e, secondo le stime tecniche, genererà un valore aggiunto di 6,1 miliardi di euro e poi un incremento di 230 milioni di euro del traffico turistico e di quello business.
Il dibattito è stato apetto dal professore Roberto Zucchetti, che in premessa ha chiarito l’essenziale scopo informativo dell’incontro on line con cui è iniziata la procedura obbligatoria del Dibattito pubblico sui lavori in progetto, coordinata dallo stesso economista. I responsabili tecnici di Rfi e Italferr hanno illustrato le valutazioni preliminari e i dettagli progettuali.
In particolare, l’ingegnere Marco Marchese, responsabile per Rfi del progetto dell’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria (che rientra fra le opere commissariate del Sud Italia seguite dal sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante), ha inquadrato il contesto complessivo in cui si inserisce l’opera in discussione, caratterizzato da ulteriori interventi strutturali – come il potenziamento della trasversale ferroviaria Battipaglia-Taranto e il raddoppio della galleria Paola-Cosenza per consentire il trasporto delle merci dal porto di Gioia Tauro lungo la ferrovia adriatica».
«Per riportare – dice – il Meridione a standard di velocità e servizi degni di quello che succede nelle altre parti del Paese». L’ingegnere Pietro Bruni, della Direzione investimenti di Rfi, ha sottolineato la forte riduzione dei tempi di percorrenza, non soltanto da Napoli a Reggio Calabria ma anche verso altre località, come ad esempio Potenza, e la complessità delle opere dell’Alta velocità ferroviaria da realizzare per il Sud, comprendenti integrazioni alla rete delle merci e collegamenti infrastrutturali anche con gli aeroporti».