Morì schiacciato ad Albanella da una balla di fieno: sono due gli indagati per l’incidente in cui ha perso la vita il 58enne Vito Turi lo scorso 20 febbraio.
Si tratta del titolare della ditta di Laviano presso la quale l’operaio lavorava da anni e la committente dei lavori, ovvero la proprietaria dell’azienda agricola albanellese, in via Cerrina, all’interno della quale avvenne la tragedia.
Omicidio colposo in concorso, aggravato da condotte omissive, negligenti e imprudenti in violazione di numerose norme in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, nella fattispecie durante le operazioni di scarico dal rimorchio. Queste le accuse ai danni dei due indagati che dovranno adesso difendersi davanti ai giudici.
L’uomo, padre di due figli, è morto schiacciato dal peso della grande balla di fieno che stava scaricando nell’azienda zootecnica. La stessa autopsia ha dato tale esito, escludendo altre ipotesi che erano state paventate come, ad esempio, il malore dal quale sarebbe poi derivato l’incidente.
I due indagati avranno adesso venti giorni per presentare le memorie difensive oppure per chiedere un incontro col giudice. Successivamente, dal tribunale si deciderà se procedere in giudizio oppure se archiviare.
