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Battipaglia, 184 verranno abbattute

LITORANEA EBOLI VILLETTE

Scattato il provvedimento di 184 abitazioni a ridosso del litorale battipagliese. Una colata di cemento da eliminare non c’è un’altra soluzione. «Solo abbattere».

Il «diniego» del quale scrivono Salerno, il responsabile del Servizio Demanio ed usi civici, l’ingegnere municipale Franco Ruggiero, ed il geometra istruttore Giuseppina Visco, riguarda le istanze di concessione onerosa avanzate tra il 2019 ed il 2020 all’indomani d’una sentenza del Consiglio di Stato contro la quale s’infransero i propositi di sdemanializzazione del Comune di Battipaglia da 60 famiglie proprietarie d’alcune di quelle costruzioni: una facoltà prevista dal cosiddetto condono Craxi, in virtù della quale i proprietari d’opere abusive possono chiedere al proprietario del suolo (in tal caso il Comune) la concessione dell’uso in cambio di danaro. Battipaglia non può farlo. I tecnici lo hanno messo nero su bianco, avvalendosi pure d’un parere dell’avvocato Gennaro Izzo , numero uno del Servizio Contenzioso municipale, che ha spiegato così il verdetto del Consiglio di Stato: «È necessario procedere all’abbattimento delle opere abusive realizzate sulle aree gravate da uso civico ed ogni altra azione che il Comune di Battipaglia dovesse porre in essere potrebbe determinare un’impropria legittimazione delle occupazioni ». Quindi le concessioni onerose vanno rigettate: lo farà il Consiglio comunale nel corso della prossima riunione, con ogni probabilità il 28 marzo. Una delibera che fungerà da viatico per la consequenziale definizione negativa delle pratiche di condono per mano del responsabile d’Urbanistica ed edilizia del Comune di Eboli – i suoli gravati dagli usi civici appartengono a Battipaglia, ma la potestà amministrativa è di Eboli – al quale gli occupanti avevano chiesto d’astenersi. Ora è arrivato il responso, ed è negativo.