Bisogna demolire la scuola Penna a Battipaglia. La decisione è di Daniele Oliva , giudice unico della Seconda unità operativa della Seconda sezione civile del Tribunale di Salerno, che ha ordinato al Comune di Battipaglia di abbattere l’Istituto comprensivo “Sandro Penna”, in via Parmenide, accogliendo la richiesta avanzata nel 2014 dall’Asl Napoli 1 Centro, legittima proprietaria dei terreni usurpati dall’amministrazione battipagliese (al tempo commissariale).
Difficile immaginare – trattative in tal senso sarebbero state intavolate dalla sindaca Cecilia Francese con i vertici dell’Azienda partenopea, e pure se non andassero in porto il grado di giudizio è ancora il primo – che il nefasto epilogo si concretizzi, ma ad oggi la giustizia è inequivocabile: acconsentendo quasi in toto – è stata disattesa soltanto l’istanza di risarcimento del danno – alle domande avanzate dalla “Napoli 1 Centro”, assistita dall’avvocato Gianfranco Oliviero, il Tribunale, che ha accertato il diritto di proprietà dell’Asl sui suoli della discordia, ha imposto al Comune la restituzione dei fondi e «la demolizione di quanto eseguito in attuazione della delibera del commissario straordinario del 7 agosto del 2013». Ossia quella con la quale Mario Rosario Ruffo, al tempo al governo di Battipaglia, decise di delocalizzare su quei terreni la costruzione della scuola Penna.
