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Battipaglia, stir contratto stracciato

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Smaltimemto dei rifiuti troppo caro a Battipaglia. Il Consiglio d’amministrazione di “EcoAmbiente”, società partecipata dell’ Ente d’ Ambito che gestisce l’impiantistica pubblica del Salernitano, è stato costretto a stracciare un maxi-contratto da 7,1 milioni di euro e da 36mila tonnellate d’immondizia da smaltire.

Nei mesi scorsi la “Pa Service”, colosso dell’altoatesina Cortaccia sulla Strada del Vino (la stessa ditta che aveva vinto pure il bando regionale “svuota-Stir” teso a liberare i capannoni in vista della realizzazione, poi saltata, del controverso impianto di compostaggio),

aveva sottoscritto il contratto all’ indomani dell’ aggiudica del bando per l’evacuazione – in 12 mesi – delle 36mila scalognate tonnellate dal Tmb,

l’ impianto di trattamento meccanico biologico. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che i 198,36 euro preventivati – offerta al ribasso rispetto ai 200 euro a base d’ asta, proposta a luglio scorso dalla “Pa” – sarebbero stati troppo pochi per smaltire una tonnellata di Futa, ancor di più in virtù del fatto che a giugno 2018 ne bastavano appena 170.

Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che il manager di un’ azienda firmataria d’ un maxi- contratto da sette e passa milioni avrebbe scritto a Vincenzo Petrosino presidente del Cda di “EcoAmbiente”, che senza un rialzo d’ almeno 22 centesimi per tonnellata non si sarebbe potuto svolgere lo smaltimento e sarebbero stati necessari almeno 900mila euro in più.

Sono state avviate trattative con vecchi fornitori ma senza alcun risultato.