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Battipaglia, vietato coltivare fave e piselli

A Battipaglia è fatto assoluto divieto di coltivare fave e piselli. Lo ha deciso l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese e anche se all’apparenza possa sembrare un qualcosa di poco serio, è una misura importantissima che previene un qualcosa da non sottovalutare.

Il territorio comunale registra un alto numero di soggetti affetti da favismo, un’anomalia genetica che interessa alcuni enzimi contenuti nei globuli rossi. Anche la sola vicinanza con fave o piselli, come pure il contatto coi pollini sprigionati dalle piante, possono causare crisi emolitica e dunque febbre, brividi, malessere generale, dolori lombari o addominali, ma anche svenimenti o malori maggiormente importanti.

Da qui, l’assoluto divieto di coltivazione che viene circoscritto ad alcune aree della città: i centri abitati, dove si svolgono i mercati e nelle zone dove sorgno luoghi come ospedali e scuole. Inoltre, laddove sarà possibile la coltivazione, si obbliga al coltivatore di esporre un cartello che la indichi.

Di conseguenza, come si legge nell’ordinanza, le attività commerciali che vendono i legumi, devono segnalarne la presenza nei relativi banchi per l’esposizione. Stesso iter per le attività che somministrano ciboie bevande: dovranno specificare la presenza di fave e piselli sia come ingredienti che come prodotto pronto alla consumazione.

«È un modo per tutelare la popolazione – dicono da Palazzo di Città – basta un po’ di attenzione maggiore da parte di tutti per salvaguardare la salute dei più fragili».