Finiti sotto processo i proprietari dei pitbull che, ad Eboli ad aprile dello scorso anno, azzannarono il piccolo Francesco Pio di appena 13 mesi, uccidendolo. A rinviare a giudizio Gaia Sabato e Fabio Fiorillo è stato il giudice per l’udienza preliminare Giovanni Rossi del Tribunale di Salerno che ha accolto la richiesta che era stata formulata dal sostituto procuratore Alessandro Di Vico.
I due imputati, originari di Battipaglia ma residenti ad Eboli, dovranno difendersi davanti al giudice monocratico Di Filippo (terza sezione penale con l’inizio del processo fissato a novembre prossimo) dall’accusa di concorso in omicidio colposo in seguito all’omessa custodia dei due cani. Per l’accusa, che ora dovrà essere vagliata nel processo dibattimentale, i due sarebbero responsabili della tragedia accaduta nel giardino di casa degli imputati, a pochi passi dalla marina di Eboli per la loro negligenza nel custodire i cani Pablo e Totò. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la Sabato e il Fiorillo avrebbero affidato i due pitbull alla madre del bambino e ai due zii ritenuti incapaci di gestire in sicurezza i due cani: improvvisa fu l’aggressione da parte dei due pitbull che provocarono gravissime lesioni al bambino, tra cui un trauma cranico, fratture multiple e danni agli organi interni e vani furono i tentativi dello zio, che a quanto pare aveva in braccio il piccolo.