Si sono svolti ieri i funerali del piccolo Mourad Boulila, ultima e più giovane vittima dell’incidente sull’A30 di domenica scorsa.
La piccola bara bianca è stata portata dall’ospedale Ruggi di Salerno, dove il bambino è spirato dopo gli inutile tentativi dei medici di salvargli la vita, nella chiesa di San Giacomo Maggiore Apostolo a San Valentino Torio. Una folla immensa, distrutta dal dolore, un’intera comunità ha voluto salutare il feretro.
Al termine delle esequie, la bara di colore bianco candido, a simboleggiare la giovanissima età della vittima e la sua innocenza, ha lasciato la chiesa. All’esterno c’era ad attenderla la tristezza, il dolore, l’incredulità di tante persone comuni, toccate dalla morte del piccolo come se fosse uno di famiglia.
La bara è stata poi tumulata, come le altre della stessa tragedia al cimitero cittadino. Nei pressi del luogo, alcuni cittadini hanno portato moto e auto, in particolare due Ferrari, e le hanno fatte rombare, un gesto simbolico per salutare Mourad con una delle sue passioni.
Una tragedia, quella di domenica, che ha colpito trasversalmente il centro dell’Agro Nocerino Sarnese. Sono due le famiglie distrutte: quella di Jamila e Mourad e quella del fidanzatino di lei, il sedicenne Rosario Langella.
