Ha patteggiato 1 anno e 10 mesi, pena sospesa, per omicidio stradale l’automobilista coinvolto nell’incidente mortale, 23enne battipagliese aspirante calciatore, che la mattina del 9 novembre del 2021 lungo la statale 19 che da Eboli conduce a Battipaglia si scontrò con la Lancia Y guidata da Vincenza Avallone che aveva perso il controllo della propria autovettura, invadendo la corsia di marcia opposta.
Il bilancio del violento impatto fu gravissimo tanto da provocare la morte della giovane donna che era alla guida della Y e della figlioletta di appena 2 anni in auto insieme alla mamma. Il provvedimento è stato adottato dal gup Vincenzo Pellegrino del Tribunale di Salerno che ha riconosciuto per l’imputato l’ aggravante del superamento del limite di velocità, ma anche l’ attenuante per il concorso di colpa.
Già il pm Saba aveva concluso per tale riconoscimento dovuto alla circostanza che l’evento non è stato conseguenza esclusiva dell’ autore del reato. Secondo la ricostruzione del sinistro stradale, riportata nel capo d’ imputazione a carico del 23enne, difeso dall’ avvocato Costantino Cardiello, che conduceva la Fiat500L ad una velocità tra i 103 e i 133 chilometri orari nonostante il limite di 50km/h (regolarmente segnalato) fu «comunque eccessiva».
Secondo le accuse, «alle condizioni del tempo e con l’ asfalto viscido a causa della pioggia» l’incidente fu inevitabile tanto che il 23enne non fu in grado di effettuare manovre anche frenando per evitare ostacoli.
