Home Attualità CENTRALE BIOMETANO A CAPACCIO. PALUMBO INFLESSIBILE

CENTRALE BIOMETANO A CAPACCIO. PALUMBO INFLESSIBILE

Ieri pomeriggio a Palazzo di Città a Capaccio Paestum il sindaco Franco Palumbo in un colpo solo ha revocato nomine ed incarico della commissione comunale speciale riunitasi per la valutazione di un progetto relativo ad un impianto di produzione di energia alimentato da biomasse di origine agricola, da realizzarsi su territorio comunale. La società G.e.a. di Battipaglia ha presentato a metà luglio il progetto al Comune. A quanto pare, il piano risulterebbe conforme a tutte le normative di legge in materia ambientale. Al momento dell’insediamento della commissione, però, in stanza erano presenti anche il vicesindaco, Teresa Palmieri, e i consiglieri comunali Enzio Franco e Domenico Vecchio, che avevano chiesto di assistere ai lavori per illustrare i nuovi indirizzi dell’amministrazione Palumbo, che prevedono la realizzazione di piccoli impianti a biogas per lo smaltimento dei reflui zootecnici presso aziende private capaccesi, ma non centrali gestite da società non locali. I tre, però, sarebbero stati invitati ad uscire dalla stanza, a quanto pare, “per non influenzare valutazioni tecniche con osservazioni di tipo politico”. Allontanatisi per non creare ulteriori disguidi, avrebbero poi riferito quanto accaduto al sindaco. “La commissione avrebbe dovuto chiedere la collaborazione di tutti per una valutazione di merito, anziché trincerarsi dietro un aspetto puramente formale – ha fatto sapere il sindaco -. L’atteggiamento è stato poco professionale, per cui ho deciso di rimuovere la responsabile dal suo incarico. La commissione sarà invece valutata dai componenti del Consiglio comunale”. Nel frattempo, la società di Battipaglia attende una risposta dall’Ente comunale per l’inizio del lavori, ed il Comitato Sorvella Sabatella ha già cominciato a manifestare la disapprovazione alla realizzazione dell’impianto tramite una nota inviata al primo cittadino, che ha commentato: “Sul tema biomasse siamo stati chiari dal primo giorno: no alle centrali”.