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Eboli, moschea: è polemica

Scoppia la polemica a Eboli per il progetto della nascita di un centro culturale gestito dalla comunità musulmana. Dopo l’intervento del consigliere di minoranza e rappresentante di Fratelli d’Italia Damiano Cardiello, dice la sua anche il consigliere Vito Maratea.

«La nascita di una moschea a Santa Cecilia – dice – è notizia priva di fondamento. Presso gli uffici del Comune di Eboli non risulta alcuna richiesta formale né alcun atto ufficiale che riguardi la costruzione di una moschea a Santa Cecilia.

Inoltre, da prime verifiche, pare che l’immobile individuato non presenti le condizioni urbanistiche idonee alla realizzazione di una struttura di culto di tale portata.

Sin dai primi giorni ho evidenziato come Santa Cecilia, che già sopporta un carico significativo di presenze di cittadini extracomunitari e stranieri, e vive alcune criticità legate alla convivenza e alla mancanza di una vera politica di integrazione, non possa essere ulteriormente gravata da iniziative che rischiano di peggiorare la situazione esistente.

Non si tratta – conclude – di una preclusione ideologica o religiosa, ma di una posizione chiara e netta: non sono favorevole alla nascita di una moschea se prima non viene avviato un serio e concreto progetto di integrazione, fondato sul rispetto delle regole, del territorio e della comunità residente».

Nel merito interviene anche il locale gruppo del Partito Comunista Italiano, che della gloriosa compagine di Enrico Berlinguer conserva ancora simboli e stile: «Davvero il problema è moschea sì o moschea no? – dicono – le criticità sono ben altre e di certo non questa. Un luogo di culto, di fatto, c’è già ma è in un garage e non fa rumore.

Lì non ci si deve preoccupare da dove arrivino i soldi per sostenere le spese o di cosa si predichi durante i sermoni. Ci sentiamo di suggerire – concludono – che sarebbe ora di iniziare con una politica di integrazione proprio dove la presenza migrante è consolidata e non transitoria.

A Santa Cecilia, da anni, non siamo in emergenza sbarchi. Piuttosto siamo fermi e assenti».