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Battipaglia, ospedale al collasso?

ospedale battipaglia: richiesta incontro col prefetto per torre oncologica

Che anno sarà il 2023 per la sanità e l’ospedale di Battipaglia?

Sicuramente non appare roseo, soprattutto alla luce della situazione con cui si sta chiudendo il corrente anno e con la prospettiva della cessazione delle attività dei punti nascita di Vallo della Lucania, Sapri e Polla. Non tutte le future mamme si recheranno al “Santa Maria della Speranza”, ma è certa la ricaduta non positiva sul reparto neonatale, di ostetricia e di ginecologia battipagliese. Reparto che ha recentemente perso il primario, essendo lui andato in pensione.

Nei piani dell’Azienda Sanitaria Locale non è previsto in tempi brevi un rimpiazzo, altro elemento di preoccupazione che lascia poche speranze per l’immediato futuro. Le richieste da parte della sindaca Cecilia Francese all’Asl sono al momento inascoltate: dal primo cittadino di Battipaglia, insieme all’omologo di Eboli Mario Conte, era giunta la proposta di accorpamento dei due nosocomi per il superamento di numerose difficoltà.

Ciò non è avvenuto, nonostante le promesse, e pare che all’orizzonte non si stagli alcuna novità del genere. Anzi, anche all’ospedale ebolitano la situazione non è delle migliori. La preoccupazione degli utenti è tanta, anche perché gran parte del personale infermieristico, come denunciato dal sindacato Nursind, rischia di non vedere una stabilizzazione, il che potrebbe portare a tagli al numero di dipendenti di varie categorie. Non sono esclusi scioperi e movimentazioni.

Se il 2022 si chiude con nubi neri sulla propria testa, il 2023 le vede stagliarsi ancora all’orizzonte.