Il terzo mandato non s’ha da fare. Lo ha deciso la Corte di Cassazione. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, non può tentare la terza scalata a Palazzo Santa Lucia dopo aver amministrato per due mandati consecutivi.
Secondo la Consulta, presso la quale il governo aveva presentato ricorso, viene accolta l’istanza di Palazzo Chigi, dichiarando incostituzionale la legge approvata dal consiglio di Palazzo Santa Lucia per il via libera al terzo mandato.
In poche parole, De Luca non potrà più candidarsi per guidare la Regione.
Tanti i commenti post decisione della Consulta, tra cui proprio quello dell’ormai futuro ex presidente: “Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti – scrive – la buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”. Reazioni anche, o soprattutto, a destra.
“È la vittoria della legalità – dice Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega – uno sperpero di denaro che ha tenuto la Regione bloccata per sette mesi. Eravamo certi di questa decisione che finalmente ristabilisce la verità e apre la strada a una normale sfida elettorale. Nel caso di De Luca non si è mai trattato del terzo mandato ma di una legge ad personam”.
Dello stesso avviso è la deputata Imma Vietri di Fratelli d’Italia: “È l’ennesima prova della prepotenza politica e della supponenza che caratterizzano l’operato del governatore – le sue parole – questo suo ennesimo capriccio irresponsabile è costato ben 81mila euro in spese legali alla Regione e quindi ai cittadini”.
Pino Bicchielli, rappresentante di Noi Moderati a Montecitorio, è netto: “Oggi finisce il deluchismo – ragiona – il tentativo di interpretare in maniera originale il divieto del terzo mandato è stato respinto. Si apre una nuova era per la Regione”.
Ed è effettivamente così: con le elezioni alle porte, dovrebbero tenersi nel prossimo autunno, si aprono adesso molti scenari a causa del forzato non impegno per De Luca. Rimarrà ad osservare o sarà attivo dietro le quinte? E cosa faranno gli avversari? Nodi che saranno sciolti nei prossimi mesi.